I nostri sapori autunnali

Durante il periodo autunnale sul territorio della nostra Val Brembana crescono e cascano dei piccoli tesori che nascondono un legame intrinseco con il territorio.

I nostri sapori autunnali

Durante il periodo autunnale sul territorio della nostra Val Brembana crescono e cascano dei piccoli tesori che nascondono un legame intrinseco  con il territorio.

Ottobre porta con sè le castagne, che nei boschi della valle cadono incessanti. A Zogno troviamo il sentiero “La via delle castagne” , un itinerario turistico che attraversa gli antichi borghi ricchi di storia.
In Val Brembana la castagna fin dai tempi antichi ha rappresentato una fonte di alimento fondamentale. I nostri nonni ricordano quando, con l’inizio di ottobre, dedicavano ore e ore alla raccolta di questo bene prezioso, che veniva poi riposto in cestini o gerle e portato in essiccatoio, ovvero luoghi (baite, solai) dove venivano fatte seccare bruciando grossi ceppi mescolati alle bucce secche delle castagne dell’anno precedente.
Una volta completata l’operazione le castagne venivano cotte in diversi modi: lessate (in pentola con acqua); börole (arrostite in una padella con buchi); al forno per chi ne aveva possibilità;  oppure le essiccavano per ricavarne la farina .
 Tradizionali di Castegnone di Poscante, borgo di Zogno alle pendici del Canto Alto i Biligòcc, ossia le castagne affumicate
Le castagne per il loro basso costo, l’alta reperibilità e l’elevato potere nutritivo venivano utilizzate come alternativa ai cereali, spesso sostituivano il pane per questo vengono chiamate: il pane dei poveri. I castagneti hanno sfamato, coni frutti buoni, generazioni e generazioni; le castagne non buone invece venivano date agli animali, le scorze alimentavano il fuoco, le foglie erano impiegate nelle stalle per la lettiera degli animali, i ricci venivano trasformati in concime, il legname utilizzato per scaldare le abitazioni o per la costruzione di attrezzi.

Un altro prodotto che in Val Brembana caratterizza questo periodo è la mela. A Moio de calvi opera L’Associazione Frutticoltori Agricoltori Valle Brembana (AFAVB) che lavora con grande impegno per migliorare qualità e quantità della Mela Brembana.
Quest’anno, spiega AFAVB, L’annata nei frutteti non è stata semplice. Il prolungato periodo siccitoso, protrattosi per mesi, si è fatto sentire; ma nonostante tutto il prodotto ha mantenuto un significativo livello quantitativo e, soprattutto, qualitativo, nonostante pezzature un poco ridotte rispetto alle stagioni migliori. Il gusto dei frutti della Valle Brembana è inalterato e di prim’ordine.

La terza chicca gastronomica che in questo ottobre 2022 ha arricchito le tavole Brembana sono stati i funghi. La val Brembana è tra le principali mete infallibili per raccogliere il porcino. Boschi, valli e pinete del territorio rappresentano l'habitat ideale per la crescita dei funghi. Tra tutti, il porcino il più pregiato e apprezzato. Molto ambite le zone dell’alta valle con particolare attenzione a Mezzoldo, Olmo al Brembo, Cusio. L’importanza del fungo sul nostro territorio è sottolineata dal fatto che ogni anno l’associazione Altobrembo a inizio settembre organizza una rassegna dedicata “fungolandia”, che riscuote un ottimo successo.

 Altro prodotto della terra con una lunga tradizione  e un forte legame con la vita rurale ed economica di un tempo è la Patata.
 La prima guida gastronomica d’Italia del Touring Club Italiano esaltava le patate bergamasche e in particolare definiva “farinose e serbevoli le patate bianche di Carona”. Le patate, oltre ad essere prezioso bene di sostentamento per le famiglie, spesso numerose di Carona, erano anche oggetto di commercio e di baratto con le merci della pianura.

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