Unica parrocchiale in Bergamasca con questo glorioso titolo dal 10 Giugno 1465, data della sua consacrazione.
Già prima esisteva un antico oratorio con abside interamente affrescata, che solo nel 1948 fu restaurata e oggi funge da Fonte Battesimale con le pareti e la volta interamente affrescate da maffiolo da Cazzano, nella seconda metà nel 1400. L'attuale chiesa, che ingloba quindi l'antica abside, è disposta da nord a sud e fu terminata nel 1494, come ne fa fede la data incisa nell'architrave della porta centrale. Sul lato est è visibile a fianco della torre campanaria una porta cinquecentesca e, in alto, una monofora in pietra come le due ben visibili sulla facciata. Sui pilastri interni sono visibili gli affreschi di San Liberale e di San Bartolomeo a sinistra e di San Pietro da Verona a destra, mentre le due lesene accanto al presbiterio recano tracce di affreschi rovinati da stucchi e gessi dei secoli XVI e XVII. il coro ligneo intagliato è un' opera del 1700, firmato un quondam Giov. Lazzaro.
Meritano attenzione: il pulpito, oggi usato come ambone accanto all'altare e il mobile dei parati in sagrestia come pure l'inginocchiatoio a destra con i secretaires. A lato del presbiterio, a sinistra, l'altare della Madonna del Rosario di cui fa menzione una pergamena datata Roma 1615. Sul lato destro, l'altare di San Francesco, dato che l'intero edificio di stile francescano, è a capanna: se ne fa menzione in una lettera del pittore Lorenzo Lotto da Venezia indirizzata a pre' Ieronimo parroco del Pagliaro, ma che però il grande artista non avrebbe eseguito. Al piano terreno dell'attuale canonica di epoca settecentesca è variamente rimaneggiata, si conserva tuttora un portichetto quattrocentesco e due celle conventuali che fanno pensare all'esistenza di un antico romito o convento. Il sagrato conserva cinque arche tombali con resti di ossa.
San Carlo Bartolomeo, arcivescovo di Milano, nel Settembre del 1575 annota queste tombe come antico cimitero attraverso cui si accedeva direttamente alla casa parrocchiale. La chiesa è dotata di arredi risalenti al XVI secolo. Vi è pure conservata una piccola icona Lignea dorata con l'effigie di una Madonna con Bambino di stile bizzantino che attende di essere meglio posizionata; una statua lignea di San Rocco, una di santa Maria Maddalena e un tempietto ligneo dipinto che oggi funge da tabernacolo presso l'altare di San francesco. A 350 metri, oltre il cimitero, sulla strada per Frerola, la chiesetta dedicata a San Carlo Borromeo, in mezzo al verde e alla pace dei boschi.