Nella frazione di Valmoresca del comune di Averara, in Val Mora, sul torrente Acqua Nera, lungo l’antica via Mercatorum verso il passo San Marco, era presente fin dal tempo antico un oratorio, che venne completamente rifatto nel 1685 con l’apporto di tutta la popolazione e dedicato alla Beata Vergine della Neve, la cui festa si celebra il 5 agosto.
L’edificio sacro, ben proporzionato e snello, è ad aula semplice, con presbiterio soprelevato di un gradino e distinto da un alto arco trionfale. In facciata il portale e le due finestre laterali ad altezza d’uomo, unite da trabeazione in beola verde, come gli stipiti, è soluzione e apparato comune a molti oratori vallari del tempo. Il campanile in pietra lavorata, dà un senso di equilibrio con lo sfondato delle specchiature e richiama la tipologia dei campanili del tempo, come quello della parrocchiale.
All’interno, all’altare, bella la pala di autore anonimo del ‘600, come è assai interessante il dipinto della Presentazione della Vergine al Tempio, da attribuirsi al pittore locale Francesco Bianchi, figlio di M. Aurelio Bianchi, di una famiglia di artisti, intagliatori, intarsiatori e pittori luganesi venuta a risiedere proprio in Valle Averara. Da riferirsi a pittori locali del ‘700 anche il quadro di San Gaetano, raffigurato in preghiera con in primo piano il simbolo del giglio.
L’oratorio della B.V. della Neve invita al riposo e alla pace, lungo il cammino di transumanza che tanta nostra gente compì per secoli dall’alta Valle alla pianura lombarda.