L’edificazione della chiesa di San Giacomo risale al 1500, consacrata poi il 29 luglio 1514. Non è la stessa chiesa che oggi vediamo sul poggio che domina l’imboccatura del paese: quella odierna è infatti il risultato di notevoli rimaneggiamenti e ristrutturazioni. Nel 1932 un rovinoso incendio distrusse quasi tutto l’archivio parrocchiale, ricco di rari documenti e di preziose testimonianze.
La posizione della chiesa, così lontana dall'abitato, nasconde una storia semplice e complicata ad un tempo. Le baite del Pegherolo, abitate da tanti pastori, volevano vedere la loro Chiesa per avere la presenza, quasi fisica, della Divinità, e anche quando il Vescovo consigliò di costruire la Chiesa in una posizione più comoda, gli abitanti opposero un’affettuosa resistenza, e la vollero lì, dov’è ancora ora, vicino ai loro morti, dove gli avi, per secoli, si erano alternati nella preghiera, in un luogo carico di memorie.
Esistono altre due chiesine nel centro abitato: S. Antonio, un delizioso oratorio del ‘700 annesso alla casa Arioli (restaurato di recente) e S. Lucia, altro oratorio situato più a monte, nella contrada dei De Maisis. Fu edificata nel tardo ‘600 per ragioni di boom demografico e per esigenze devozionali. Avere una chiesa vicina a casa piaceva a tutti, perché in essa si trovavano quel tanto d’accoglienza e di sicurezza che la miseria della vita non dava.