La parrocchiale progettata dall’architetto Codussi, nativo di Lenna e divenuto celebre a Venezia, custodisce al suo interno la pala d’altare di Lorenzo Lotto “ Madonna in Gloria e Santi (1541).
L'esterno ha una facciata tripartita con timpano ricurvo. All'interno un'unica navata con grandi arcate ad ogiva che reggono la copertura a capanna. Nel presbiterio si aprono tre absidi di cui quella centrale di maggiori dimensioni
Epoca di costruzione: sec. XIV - sec. XX.
Il prospetto principale manifesta appieno la sua appartenenza al gusto tipico del primo rinascimento, si presenta infatti estremamente lineare, tripartito con terminazione dei comparti data da timpani arcuati. In quello centrale si apre un semplice rosone circolare, mentre due strette finestre terminanti a semicerchio si aprono nei due settori laterali. Il portale ha forme classicheggianti. L'interno si presenta, con chiari richiami gotici, ad un'unica navata interrotta dalle grandi arcate ad ogiva che reggono la copertura a capanna. Nel presbiterio si aprono tre absidi coperte da volte a crociera e catino di chiusura, di cui quella centrale di maggiori dimensioni. La chiesa nel corso del tardo Cinquecento è stata impreziosita anche da paramenti e arredi sacri tra quali un ostensorio d'argento a raggiera sormontato da una statuetta del Redentore. A fine Ottocento i lavori trasformarono in parte l'impianto cinquecentesco, ma fu nel 1898 che il coro fu ampliato rielaborando la definizione del presbiterio di forma poligonale. La decorazione interna venne rifatta sempre alla fine dell'Ottocento. Il campanile venne innalzato nel 1908. Nel 1944 venne completamente restaurata e nel 1948 alle monofore della facciata vennero applicate nuove vetrate.