STORIA DEL PAESE
Camerata Cornello è tra i paesi più antichi della Valle Brembana. È presumibile, anche se non ci sono prove documentarie, che i primi nuclei abitati si siano costituiti già nell’alto medioevo a seguito delle invasioni barbariche che avevano costretto le popolazioni della città a rifugiarsi nelle meno accessibili vallate.
Le prime testimonianze scritte relative al paese risalgono all’anno Mille. Il più antico toponimo di cui si ha notizia riguarda l’abitato di Cespedosio, Cespedusso, citato in una pergamena capitolare del 1093. La prima citazione di Camerata, è invece del 1181 e in altri documenti della stessa epoca appaiono anche i nomi di Cornello, Bruga, Darco, Orbrembo e Brembella. Quanto al toponimo “Camerata”, l’etimologia è incerta e si può far risalire alla presenza nella zona di un edificio fortificato e dotato di aperture ad arco.
Inizialmente la storia di queste piccole comunità non si discostò affatto da quella degli altri paesi della Valle Brembana sottomessi al regime feudale dei vescovi di Bergamo; quindi in epoca comunale il paese appartenne per un certo periodo al comune di San Pietro d’Orzio dal quale si rese autonomo nel corso del Trecento.
Quando a Bergamo si istaurò il dominio visconteo, Camerata fu inserita nel vicariato della Val Brembana Superiore e vi rimase anche per tutti i secoli della dominazione veneta (1428-1797).
Alla fine del Cinquecento, stando alla relazione di Giovanni Da Lezze, il comune contava 320 anime, suddivise in 73 famiglie. A quell’epoca il capoluogo era Cornello, la cui importanza come sede di mercato e luogo di transito lungo la Via Mercatourm era notevolmente cresciuta nei secoli precedenti.
Accanto alle attività commerciali, il paese era dedito all’agricoltura e alla zootecnia. Alcuni mulini e impianti per la lavorazione della lana completavano il quadro economico di una comunità che traeva dal proprio interno ogni fonte di sostentamento.
La vita del paese non subì apprezzabili variazioni fino al termine della dominazione veneta (1797).
Grosse difficoltà economiche e sociali subentrarono invece nell’Ottocento, sotto la dominazione francese e austriaca e poi con il nuovo regno d’Italia.
(Fonte: Tarcisio Bottani, Camerata Cornello da Vivere, Camerata Cornello, 2000.)