Il maglio sorge sul torrente Imagna ai piedi del castello. Questa costruzione di antichissima origine, forgiò le armi della Serenissima repubblica di Venezia e fino a qualche anno fa, molti attrezzi più umili e soprattutto meno cruenti. L’edificio, sebbene abbandonato e in precarie condizioni, conserva ancora oggi un fascino e un aspetto tutto particolare.
Da ammirare anche il porto, dove un traghetto univa una sponda all’altra del fiume e dove fino ai primi del '900 vi veniva fatto fluitare il legname dall’alta valle. L’edificazione di un altro ponte avvenne nel 1878 per volere di Vincenzo Beltrami, allora proprietario del castello, il quale prese come ispirazione i ponti tibetani: ciò che ne risultò avrebbe preso poi il nome del “ponte che balla” o ponte sospeso. Si tratta di uno dei primi esempi ottocenteschi di struttura realizzata con la tecnica delle funi portanti sulla riva: ancora oggi è possibile attraversare il ponte sospeso, lungo 75 metri, facendosi cullare dal dondolio che riecheggia i tempi del traghetto.
PONTE SOSPESO ATTUALMENTE CHIUSO PER MANUTENZIONE