Santuario Della Madonna Immacolata

Strada Provinciale
Cassiglio

Descrizione

Santuario del seicento che si raggiunge con una breve scaletta lasciando a destra la carrabile. L’attuale intitolazione si lega alla devozione mariana per lo scampato contagio della pestilenza del 1759, cui dagli anni sessanta del Novecento si unisce la dedicazione ai tanti emigranti che dovettero cercare altrove quel lavoro che Cassiglio e la valle non sapevano più offrire.
La prima costruzione del santuario risale al 1630, l’anno della terribile peste, sorta quale chiesa dei morti della peste, luogo di isolamento e di sepoltura degli appestati. La chiesa venne completamente rifatta, allungata e soprelevata nella seconda metà dell’800 e dedicata alla Madonna Immacolata, il cui dogma era stato proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854, giorno, ancor oggi, della festa. L’interno è spoglio e lineare, ad una navata, con la presenza sul presbiterio di ampia ricostruzione della grotta di Lourdes con le statue della Vergine e di Bernadette, opera realizzata negli anni 60 del ‘900. Le balaustre e il pavimento sono uno sfarzo di marmi locali a esaltare l’attaccamento della gente al suo santuario. In sacrestia l’ampio credenzone intagliato ed intarsiato, costruito tra il 1731 e il 1754, quando venne realizzata la sacrestia, è opera della bottega dei marangoni Rovelli di Cusio. Il campanile, pure innalzato alla fine dell’800, in pietra cemento, culmina con la statua della Madonna Immacolata, opera che richiama il San Bartolomeo sul campanile della parrocchiale, realizzata nel 1899 dall’artista scultore Eugenio Goglio di Piazza, più noto come fotografo della Valle. Il santuario dopo la metà del ‘900 venne anche dedicato alla memoria dei numerosi emigranti di Cassiglio che nei decenni precedenti avevano lasciato il paese per motivi di lavoro, soprattutto verso la Francia. Ogni anno si celebra la festa dell’Immacolata l’8 dicembre con una messa solenne e con la processione dal santuario verso il paese con la statua della Madonna.

Suggerimenti

Visita libera ( vedi le guide di Altobrembo, volume I itinerario 2). Inserita nell’itinerario sul Rovelli
Su prenotazione visite guidate
Informazioni presso:
Altobrembo, Ufficio turistico ex Segheria Pianetti
Via Roma, 53, 24010 Olmo Al Brembo BG



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