Museo Delle Arti Gabanelli

Via Umberto, 4
Zogno


Descrizione

Il Museo delle arti Gabanelli è sito a Zogno in via Umberto I nell’ex Palazzo della Giudicatura di Pace. 
La sede, uno scrigno di arte e bellezza, conserva al suo interno una preziosa collezione di dipinti, sculture, vasi sacri, paramenti liturgici e un ampio e articolato corpus di manufatti artigianali espressione dell’ingegno e della devozione popolare. 
Le opere, risalenti a un periodo che va dal ‘300 al ‘900, sono esposte in 12 sale e nel giardino adiacente. 
Nello stesso palazzo sono presenti anche la fototeca, l’archivio storico e la biblioteca dotata di un ricco fondo antico costituito da 68 cinquecentine, 120 seicentine e 40 pergamene medievali.

Il Percorso espositivo - Museo delle arti Gabanelli
Il percorso espositivo è un progetto di ampio respiro declinato su base tematica. Al piano terra, dedicato al Novecento, il visitatore può ammirare nella sala d’ingresso alcune sculture in bronzo, opera fabbrile di Piero Brolis e Alberto Meli. Tali opere sono poste in dialogo con due poetici quadri di Giuliano Boffelli dedicati al fondatore don Giulio Gabanelli. 
Vi sono poi due teche che espongono una raccolta di antichi coppi istoriati e una bella e grande campana ottocentesca. Nella sala adiacente sono presenti dipinti e sculture di soggetto religioso e paesaggistico, opera di artisti bergamaschi tra cui ricordiamo Filippo Alcaini, Costante Coter ed Ester Gaini. Nella sala più grande lo sguardo si posa sui dipinti di Rachele Zanchi, Vittorio Bellini, Giannetto Fieschi e sulle sculture di Alessandro Verdi e Mauro Corona, testi figurativi che raccontano in dialogo con alcune sculture litiche erratiche il valore della pace e della spiritualità. 
Proseguendo, al primo piano è presente la sala dedicata agli affreschi, provenienti da dimore private ed edifici di culto e databili al XV-XVI secolo, e all’ organo della chiesa di Piazza Martina, datato 1686, opera della bottega veronese dei Fedrigotti. 
Nelle due sale adiacenti, entrambe dedicate alla Beata Vergine, sono esposti dipinti e sculture di varia provenienza e scuola. 
Di grande pregio sono i 15 tondi cinquecenteschi raffiguranti i Misteri del Rosario, realizzati da un maestro attivo tra la Romagna e le Marche, le statuine in porcellana che riproducono la Deposizione di Cristo e i numerosi manufatti destinati alla devozione mariana privata. 
La sala accanto sviluppa il tema iconografico del rapporto tra la Madonna e il Bambino. 
Una narrazione che prende le mosse dai quadri dei belliniani Santacroce, si raccoglie intorno a un ramino che raffigura la Madonna con il Bambino in fasce, traduzione di un’incisione di Durer, sale di tono stilistico nelle tavole rinascimentali lombarde e si fissa nei bassorilievi scolpiti in avorio, terracotta, marmo e in tre preziose statue lignee policrome del XV-XVI secolo. 






Al secondo piano due ampie sale raccontano l’infanzia, l’azione pastorale e il drammatico tema della Passione di Cristo. 
Tra le opere di maggior pregio ricordiamo la Deposizione di Antonio Cifrondi e un interessante nucleo di crocifissi lignei policromi medievali e rinascimentali. Seguono due spazi più raccolti: la sala del collezionista, che documenta il fine gusto artistico di don Giulio, e la sala Gabanelli che conserva, insieme a mobili e oggetti personali, un interessante corpus di disegni e dipinti di Piero Brolis, una raccolta di ex voto e alcuni dipinti e statue raffiguranti santi cari alla devozione domestica ed ecclesiastica. 
Da ultimo, salendo al terzo piano si ammira la raggiera del Triduo con gli angeli lignei di Francesco Albera. Lìampio open space accoglie in vetrine e teche delicati paramenti liturgici, tra i quali spicca il quattrocentesco parato di san Lorenzo, stendardi, merletti, ricami e pizzi provenienti dalla chiesa parrocchiale e dal vicino convento di clausura; non mancano preziosi vasi sacri di manifattura lombarda e napoletana e un altare preconciliare con arredi e suppellettili liturgiche. 
Lungo le pareti sono disposti dipinti e sculture raffiguranti papi, vescovi e santi francescani. 
Da ultimo, ravvivano gli ambienti un concerto di antiche campane, il grande Mosè ligneo del Meli e un raro altorilievo ligneo raffigurante il martirio di san Lorenzo.






Visitabile previo appuntamento
Costi: Ingresso + Guida offerta libera
Tel : +39 0345 91083
Email info@museoartigabanelli.com



Suggerimenti

Il museo è visitabile previo appuntamento.


Informazioni