Oltre alle splendide opere lignee e le pale di rinomati artisti locali ammirabili, la parrocchiale vantava anche un prezioso calice in argento dorato eseguito da Pandolfo Lorenzoni da Vertova nel 1448. Si tratta di un calice in stile gotico con trafori e smalti finissimi; nel piedistallo polilobato sono incastonate tre formelle in smalti, raffiguranti il Crocefisso, la Vergine e S. Giovanni. Nel gambo, appena sotto il nodo, si trova la firma dell’artista. Il nodo ha la forma di un tempietto esagonale con pinnacoli, guglie, trafori gotici e colonne tortili che raffigurano sei finestre a bifora. Non è ancora chiaro come il calice giunse a Bracca.
Nel 1886 la Sovrintendenza alle Belle Arti lo inserì nell’elenco nazionale delle opere d’arte e nel 1956 fu esposto all’Aia come esempio dell’arte orafa bergamasca. Oggi è custodito nel museo Tesoro della Cattedrale di Bergamo e viene riconsegnato alla comunità solo in occasioni di solenni celebrazioni eucaristiche.