Si può raggiungere l’imbocco del sentiero dirigendosi dalla piazza del paese verso il parco Monte Alben. La prima parte è su una strada bianca pianeggiante che porta alla chiesetta del “Pret Zambel”, un luogo molto caro ai cornalbesi, meta di preghiera e “novene” per le giovani donne in attesa. Superata la cappelletta inizia la salita, agevolata da alcuni tratti pianeggianti,che permettono di recuperare fiato ed ammirare lo splendido scenario della valle dove è solcato il percorso. Questo sentiero è denominato dei tre valloni perché si compiono tre passaggi lungo il letto di un torrente quasi sempre asciutto se non dopo forti temporali. Dopo un’ora circa di cammino, sulla destra troviamo un volto di cristo di legno appeso, uno dei tanti segni religiosi lasciati su queste montagne a conforto per i passanti e simbolo di gratitudine per la protezione ricevuta a boscaioli, mandriani e cacciatori. Quando la luce si fa spazio tra gli abeti ecco che l’uscita dalla coltre del bosco diventa un momento di grande gioia. Davanti ai nostri occhi un grande pascolo, i cui confini terminano davanti a noi verso la croce di Oltre il Colle e alla nostra destra, i contrafforti della Cima della Scabla a quota 2.200mt. In questo enorme catino erboso, al di sotto del quale vi è un lago di natura carsica, nel paradiso dei caprioli, si notano qua e là alcune baite, la prima è la baita bassa e poco più avanti a quota di circa 1500 mt troviamo la Baita Sura che d’estate diventa la sede per gli alpeggiatori ancora rimasti dove si produce un ottimo Formaggio di Monte. Si continua verso la chiesetta di San Rocco lungo l sentiero 502 e si prosegue all’interno di una piccola conca denominata “Fopa Longa” dove si trovano le indicazioni per la Croce Fratelli Cornetti. Questa grande croce posta su un punto molto panoramico sulla vallata e sul lontano Resegone, Grignetta, Grignone e Monte Rosa, ricorda i due fratelli poco più che diciassettenni che imbracciarono il fucile per diventare partigiani e rimasero uccisi nel rastrellamento del 25 novembre del 1944. Continuando la discesa si trovano indicazioni per Cornalba su un grande abete. Poco dopo, con una piccola deviazione sulla destra si arriva al “Casinèt” Baita Cascinetto, luogo dove il 1° dicembre 1944 vennero sorpresi e uccisi 4 partigiani (tre russi e il diciassettenne Mario Ghirlandetti). Dopo una discesa lungo un ripido sentiero si arriva in località Cornabusa dove una Madonna di Lourdes è stataposta a perenne ringraziamento per coloro che durante i rastrellamenti avevano trovato rifugio nei suoi anfratti più bui. Proseguendo la discesa si trova la croce che ricorda il partigiano Callisto Sguazzi “Peter”. Dopo pochi minuti si arriva prima ad una piccola strada sterrata che conduce alla palestra di roccia e poi al Parco Monte Alben dove termina il percorso.