L’ itinerario è concepito per approfondire la conoscenza della cultura bergamina e dell’architettura locale. Lungo questa via si incontrano alcune delle più significative testimonianze dell’architettura tradizionale in pietra, che si distinguono per il peculiare sistema di costruzione del tetto con grandi lastre di pietra, le piödè. Le baite sono sparse in maniera non omogenea lungo i pendii della Valle; la maggior parte non è più utilizzata o in stato di degrado, motivo per cui l’Ecomuseo ha avviato azioni di recupero e valorizzazione.
Lungo il percorso meritano una visita particolare i borghi del Fraggio, di Ca’ Corviglio, Piazza Mora, Morteruccio e le due baite comunali: la Baita & Breakfast, sulla strada per Salzana, con la struttura ricettiva e l’installazione museale interattiva sulla vita d’alpeggio e la Baita di Magrèra con l’installazione sulla caseificazione.
Di grande rilievo architettonico anche le torri dei roccoli, complessi impianti per la cattura dei volatili con le reti (oggi non più permessa): esemplari in buono stato si trovano a San Bartolomeo e a Reggetto.