La tradizione che identifica Oneta come patria prima degli Zanni e poi di Arlecchino può essere inserita nelle vicende della famiglia locale dei Grataroli e nella loro presenza, come tanti altri emigrati bergamaschi, a Venezia.
A metà del Quattrocento, infatti, molti bergamaschi – soprattutto delle valli – emigrarono a Venezia in cerca di fortuna, dando vita a una comunità attaccata alle proprie radici e alla propria identità e manifestando delle caratteristiche comuni e stereotipate che entrarono a far parte della nascente letteratura popolare della laguna. Nacque così la maschera dello Zanni che identificava una figura rozza, sguaiata, tonta, dalla parlata rude, aspra e cadenzata.
Con la Commedia dell’Arte, nel Cinquecento, la letteratura popolare assunse connotati più raffinati e meno volgari e dallo Zanni nacque la maschera di Arlecchino.